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da "Scenario: Qualità."



Estratto del Capitolo 1 ''Quality management''
Unitec (www.unitec.it) lavora anche sulla base delle idee del ''pensare snello'' teorizzate e applicate da Jim Womack e Dan Jones in ''Lean Thinking'', Simon&Schuster (1996).
''Supervisionavo le linee produttive che utilizzavano i nuovi robot -dice l'ingegnere napoletano Vincenzo Marino- ed ero frustrato da quanto tempo i robot stessero fermi aspettando di processare forniture che non arrivavano mai puntuali e corrette''.

Napoletano, 44 anni, Marino lascia il colosso multinazionale dell'auto italiano e fonda la Unitec. Ma invece di fondarla nell'hinterland della sua Città, trova sede ad Augsburg, nei pressi di Monaco di Baviera, cuore produttivo dell'Europa ''perché -dice- per lavorare a Napoli, almeno fino a qualche anno fa, o scendevi a compromessi con politici o a patti con la camorra''.

Dal Sud della Germania Unitec offre alle imprese di tutta Europa, incluse quelle dei famosi distretti italiani, la possibilità di affidare alla sua impresa la gestione completa delle forniture: ''Supply chain management in outsourcing''.

L'idea è semplice quanto geniale: mettere in connessione (via Internet) aziende, anche concorrenti, che operano sullo stesso territorio e fargli condividere il magazzino abbattendo i reciproci costi passivi legati all'inutile accumulo di scorte e delegando ad Unitec la fornitura di quanto necessario alle singole imprese parte del network che scelgono di condividere i costi (e il rifornimento) del nuovo magazzino comune.

In questo modo Unitec dà soluzione ad uno dei problemi chiavi della gestione della qualità: la logistica. E i ritardi, gli errori e la costosa dispersione temporale, delle forniture di beni alle imprese che oggi rischia di essere il freno decisivo a uno sviluppo ulteriore delle PMI italiane che si internazionalizzano con la globalizzazione dei mercati.